mercoledì 27 luglio 2011

SHANGHAI 2011: IL SETTEROSA NON COMPIE L'IMPRESA MA C'E' LA MEDAGLIA DI BRONZO DA CONQUISTARE

Setterosa battuto dalla Grecia ma lottiamo ancora per una Medaglia di Bronzo.
Casanova: "Non so cosa non abbia funzionato. Era la mia ultima occasione con la calottina azzurra per conquistare il mondiale".

Elisa casanova, Socio Fondatore AGP e Capitano dell'Italia



GRECIA-ITALIA 14-11 ( 3-2, 5-3, 3-3, 3-3)
Grecia: Kovdou, Tsoukala, Melidoni, Psouni 1, Liosi 1, Avramidou, Asimaki 2, Roubesi 3, Gerolymou 3, Manolioudaki 1, Antonakou 3, Lara, Goula. All. Morfesis.
Italia: Gorlero, Abbate 2, Casanova, Pomeri, Savioli 1, Lapi 1, Colaiocco, Bianconi 3 (2 rig.), Emmolo 1, Rambaldi 3, Cotti, Frassinetti, Gigli. All. Conti.
Arbitri: Tulga (Tur) e Borrell (Esp)

SHANGHAI- Il Setterosa non compie l’impresa ma, attenzione, ciò non toglie i meriti ad una squadra rinata CHE E’ ANCORA IN LOTTA PER UNA MEDAGLIA MONDIALE. Complimenti alla Grecia, vera e propria sorpresa del torneo, che dimostra di avere quel piglio, quella esperienza in più, che le permette di volare in finale a caccia della medaglia d’oro.


Inizio da film horror per le azzurre. Va subito in vantaggio la Grecia con Asimaki da posizione di centroboa, che dopo essersi stesa sull’acqua scarica nella porta azzurra il pallone del primo vantaggio. L’Italia cerca il pareggio due volte consecutive con Abbate che becca prima il palo e poi la parata di Koydou sulla palombella. Sull’altra sponda è Gorlero che compie una grandissima parata su Gerolymou in inferiorità numerica, ma pochi minuti dopo è nuovamente la Grecia a passare ancora con Asimaki che viene pescata sul palo ma il tiro, non irresistibile, trova uno schizzo beffardo che disturba il controllo di Gorlero. Ma nemmeno il tempo per far esultare le elleniche che sale in cattedra la casertana Simona Abbate: la rapallina in superiorità numerica si allarga da posizione 2 verso il centro e scarica un bolide accorciando le distanze. L’Italia però si fa sorprendere nuovamente e Grecia che si riporta sul +2 con il rigore trasformato da Gerolymou. Ma è nuovamente il socio fondatore dell’AGP Simona Abbate che con la sua doppietta non permette l’allungo alle greche: sul finire della superiorità numerica, a 3 secondi dal termine della prima frazione, mette alle spalle del portiere avversario.


La seconda frazione di gioco si apre con il nuovo allungo della Grecia con Gerolymou. Le azzurre, però, non sembrano avere quello smalto che le ha contraddistinte fino ad oggi e consentono nuovamente alle atlete in calotta bianca di andare in goal in superiorità con Psouni che si fa pescare clamorosamente sola (marcature azzurre completamente saltate) sul palo: è un gioco da ragazzi per l’ellenica mettere in porta. La Grecia ci crede e trova l’ulteriore allungo con Antonakou che dai 2 metri del lato cattivo si accentra e con un tiro incrociato trova l’angolo alto sul palo lungo. 6 a 2 e massimo vantaggio per la Grecia. Accenno di reazione azzurro con Rambaldi, autrice di un gran gol: da posizione 2, con un tiro incrociato, fa traversa-gol. Ma l’acuto di Rambaldi si perde nel vuoto perché sulla seguente azione offensiva della Grecia, Antonaku, con un tiro “a foglia morta” (più che una palomba) beffa nuovamente Gorlero, oggi non in formissima. Ma a rimediare ci pensa Allegra Lapi che dal centro beffa Roubesi mettendo in rete il pallone del solito -3. La zona da posizione 1 dell’Italia non funziona e prendiamo nuovamente goal dai 2 metri del lato cattivo con Manolioudaki. Poco dopo, però, è ancora in superiorità (quest’oggi nostro vero e proprio punto di forza) che l’Italia va a pungere con Roberta Bianconi; la Bianconi manda in goal un tiro imparabile per il portiere ellenico che s’infila nell’angolino altro alla sinistra di Koydou, a 30” dal termine del tempo.


Al cambio campo la partita per la nazionale italiana è tutta in salita. Occorre continuare, in attacco a far male le elleniche in superiorità, ma migliorare in difesa ad uomini pari, soprattutto sulla zona da lato cattivo, quest’oggi vera croce per l’Italia. Alle biancoazzure di Atene riesce tutto: in doppia superiorità a favore è la Roubesi a ritrovare il nuovo +4 per la sua nazionale. Ci prova Emmolo da lontano ma non va. Ed è ancora la Grecia a passare trovando il nuovo massimo vantaggio (+5) ancora con Roubesi. L’Italia va a conquistare rigore con Frassinetti e Bianconi trasforma, siglando la sua seconda rete personale. Poco dopo, ancora Frassinetti va a conquistarsi un tiro dai 5 metri ed ancora Bianconi fa goal tirando sullo stesso lato del rigore segnato poco prima. Italia che si porta sul 10-7 e adesso le azzurre ci credono. Ancora in attacco non ci viene fischiata un’espulsione, a mio parere netta, che avrebbe permesso alle azzurre di portarsi sul -2; giusta, invece, l’interpretazione della coppia arbitrale sulla seguente azione offensiva italiana e la Grecia approfitta dell’imprecisione offensiva e soprattutto difensiva azzurra con Roubesi. Rambaldi non ci sta a lasciare terreno alle elleniche e dalla distanza mette in rete trovando, ancora una volta, l’ angolo perfetto dove il portiere greco non può arivare. Italia anche sfortunata: sulla superiorità numerica Emmolo becca la traversa su un bel tiro che avrebbe sicuramente meritato miglior sorte. Si chiude così la penultima frazione di gioco.


E’ l’ultimo tempo quello della verità. L’Italia può rinascere, adesso, o lasciarsi affondare sotto i colpi delle avversarie. Comunque un grande mondiale per le azzurre di Conti, ma serve una prova di maturità in questi ultimi 8 minuti di gioco. Passa un minuto ed Elisa Casanova conquista espulsione; l’Italia prepara bene ed è lo stesso capitano azzurro, la mancina Casanova a cercare il goal ma senza risultato. Da lontano, però, ci pensa ancora Rambaldi (che prestazione la sua!) ed ancora dalla distanza a sfruttare il fucile che ha al posto del braccio ed a sparare un colpo micidiale che ferisce gravemente la difesa greca. Siamo a -2 ma rimette in chiaro le cose per la Grecia la Antonaku. La rete che spezza definitivamente i sogni delle azzurre è quella di Liosi, ancora da posizione 1, che trafigge nuovamente Gorlero. A 2,38 dal termine va a bersaglio Martina Savioli ma rete che non regala speranze alle italiane perché Gerolymou con la sua tripletta riporta le greche sul 14-10. Gioia personale anche per Emmolo che fissa il definitivo 14-11.


L’Italia perde la semifinale ma non la possibilità di salire sul podio conquistando un’ipotetica medaglia di bronzo. Dopodomani alle ore 10,00 italiane saremo nuovamente in vasca per giocarci il gradino più basso del podio con la perdente della sfida tra Cina e Russia. Amaro in bocca si, ma ricordiamo che le azzurre non salgono su un podio mondiale dal 2003. Già essere tra le prime quattro squadre del mondo è un grande risultato per una nazionale giovane che ha ampi margini di crescita. Non è assolutamente una disfatta, ma anzi un punto di partenza. Adesso accantoniamo questa partita, riponiamola nel dimenticatoio ed andiamoci a prendere la medaglia di bronzo mondiale. Forza Azzurre!!!


Gianluca Leo


Il commento di Elisa casanova (Capitano Italia): "Non so cosa è mancato, forse bisognava tirare maggiormente. Abbiamo ancora una partita da giocare per portarci a casa una medaglia; cerchiamo di non abbatterci e di tornare a casa con questa medaglia. Non molliamo ma dispiace tantissimo, specie ad una come me che ha 38 anni ed era l'ultima possibilità che aveva ai mondiali. Comunque, ripeto, cercheremo di non abbatterci assolutamente e di conquistare la medaglia di bronzo tra due giorni esatti".

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