lunedì 30 luglio 2012

Comunicato stampa AGP del 30/07/2012 : La crisi della pallanuoto italiana e l'assoluta necessità di cambiamento



Il mese di luglio che sta per concludersi è stato per la pallanuoto italiana decisamente preoccupante, non solo per motivi puramente sportivi, ma anche per situazioni tecniche, giuridiche ed economiche: abbiamo assistito infatti (tra le altre cose) all'addio di Presidenti facoltosi, a drastici ridimensionamenti di società qualificate, alla loro rinuncia a competizioni internazionali e, di conseguenza, a comprensibili disagi e preoccupazioni per moltissimi nostri atleti.
Il mondo della pallanuoto, come tante altre realtà, è oggi indiscutibilmente in crisi e lo scenario dell'ultimo periodo è anche la cartina tornasole di una situazione superabile solo attraverso il dialogo ed una concreta collaborazione tra le sue componenti.
Crediamo per questo che sia arrivato sul serio il momento per un incontro (e confronto) con l'Organo supremo predisposto alla promozione, organizzazione, regolamentazione e diffusione delle discipline natatorie, vale a dire la Federazione Italiana Nuoto, alla quale ogni società pallanuotistica italiana è affiliata ed ogni suo giocatore è tesserato.
L'Associazione Giocatori di Pallanuoto AGP, quale associazione di categoria rappresentativa di oltre 200 atleti, chiede, con il presente comunicato, che l'Ill.mo Presidente Barelli ed i Consiglieri Federali competenti vogliano, prima dell'inizio dei prossimi Campionati e dunque nelle settimane antecedenti l'imminente Stagione Agonistica 2012/2013, promuovere un tavolo di confronto con le società eventualmente interessate e gli atleti tesserati così rappresentati, al fine di giungere, di concerto, ad un'intesa in merito ad alcune fondamentali condizioni operative che qui di seguito, solo a titolo esemplificativo, si riassumono.

1. Vincolo sportivo, durata e mancata informativa
Come molti sapranno l'istituto del vincolo sportivo, e le conseguenze ad esso collegate, hanno regolamentazione giuridica nella normativa federale. Non tutti sono però al corrente del fatto che il giovane giocatore dilettante, attraverso la sottoscrizione del cartellino (fatta nella quasi totalità dei casi dai genitori o comunque da coloro i quali ne esercitano la potestà), si sottopone ad un vincolo sportivo “senza limiti”, fatta salva la possibilità, riconosciuta dopo 8 anni di tesseramento continuativo, di richiedere che tale vincolo non sia rinnovato. Viste le irreparabili conseguenze che talvolta il legame indissolubile del tesseramento definitivo viene a creare, riteniamo sia assolutamente necessario trovare - attraverso l'auspicato confronto - un accordo tra Federazione, Società ed atleti tesserati che consenta, da un lato, il riconoscimento dell'effettivo investimento dalle stesse società fatto, e dall'altro, delle libertà di movimento e di associazione che nel nostro stato di diritto sono ad ogni singolo individuo costituzionalmente garantite e quindi anche allo stesso giocatore riconosciute.
La tabella indennitaria elaborata nell'agosto 2011 dalla Circolare Normativa Federale n. 56/11 è, a sommesso avviso di questa Associazione, anche in relazione alla crisi economica attuale, assolutamente inaccessibile a qualsivoglia atleta/società potenzialmente interessata all'impiego dello stesso giocatore (solo a titolo esemplificativo il parametro base per la cessione e l'impiego di un giocatore di Serie A1 è di 20.000€ e per una giocatrice di 10.000€).


2. Arbitrati obbligatori per vertenze economiche tra atleti e società
Le procedure arbitrali previste dalle normative federali per il raggiungimento della tutela dei diritti economici dei pallanuotisti sono assolutamente complesse, lunghe, costose e poco efficaci. Il giocatore che vanta un diritto di credito nei confronti della società per cui ha prestato la propria attività sportiva è obbligato ad instaurare, per veder riconosciuta la propria pretesa, un costosissimo ed inefficace giudizio di arbitrato. Spesso, infatti, pur ottenendo con lo stesso una decisione arbitrale favorevole, l'atleta - dopo aver supportato i relativi costi e le relative attese - non ha a disposizione alcuno strumento esecutivo efficace per un veloce recupero delle somme dovute: le società che non pagano, che vengono condannate e nonostante ciò non ripianano i debiti maturati, subiscono piccole multe e qualche giornata di squalifica del campo di gara e l'atleta (o l'allenatore) continua a veder disattesa la propria pretesa.
Domandiamo quindi alla Federazione un confronto anche su questo ulteriore argomento, al fine di poter giungere ad un'alternativa che sostituisca l'insoddisfacente procedura in questione con altri metodi più aderenti alle necessità individuali.

3. Giocatori comunitari e loro tesseramentoL’infrazione europea mossa contro la FIN, volta a favorire la libera circolazione degli atleti comunitari negli Stati membri, non ha ancora trovato un riscontro formale anche in virtù dei problemi di natura economica che affliggono il nostro sistema sportivo. Dalla riunione che si è tenuta il 2 luglio 2012 presso il Centro federale di Ostia, riservata esclusivamente alle Società (e, stranamente, non ai giocatori), è emersa l’intenzione generale delle presenti di non sottostare alla disciplina comunitaria ed impiegare in acqua un numero definito e costante di atleti italiani. L'unica voce fuori dal coro è stata quella della Società Pro Recco Waterpolo che, per il tramite dell'A.D. Dott.Barreca, ha espresso il proprio disaccordo in tal senso ritenendo tale patto contrario alle direttive comunitarie e passibile di ulteriore sanzione per le Società stesse.
Al momento quindi la situazione è assolutamente dibattuta e sembra superfluo sottolineare la necessità di un confronto anche su questo terzo fronte.

4. Coppa Italia, Coppe Europee e mancate sponsorizzazioni alle società organizzatrici
Come sopra anticipato due tra le società maschili più blasonate hanno di recente comunicato l'intenzione di voler rinunciare alle prossime Coppe Europee. Crediamo che tale decisione non possa esimersi da alcune considerazioni di carattere pratico-economico alle quali la stessa Federazione, si auspica, potrà porre rimedio.
Il motivo che ha condotto a tale rinuncia attiene, come ovvio, alla mancanza di fondi a disposizione delle società qualificate. In sostanza ci sono i requisiti ma non i mezzi per competere e l'origine di tale difficoltà potrebbe trarsi dal sistema che da sempre ha caratterizzato la gestione e la destinazione delle sponsorizzazioni che sostengono tali manifestazioni (tra le quali la Coppa Italia). Riferiscono le società organizzatrici che sono esse sole ad accollarsi i costi di regia senza avere la partecipazione delle sponsorizzazioni sostenitrici. In sintesi le squadre vincono, si qualificano, organizzano e sopportano la maggior parte dei costi di amministrazione, ma poco ricevono e quindi rinunciano.
Consci della differenza di competenza inerente le manifestazioni italiane (FIN) ed europee (LEN) chiediamo comunque alla Federazione ed ai suoi rappresentanti delucidazioni in merito all'effettivo funzionamento della gestione e dell'impiego delle risorse economiche alla base di tali competizioni (v. Coppa Italia) e domandiamo se sia possibile trovare un'alternativa all'essere passivi spettatori di questi ultimi tristi risvolti.


5. Diritti televisivi
La normativa relativa ai diritti televisivi, o meglio "Obblighi Televisivi", così come formulata, si presenta tanto scarna quanto di ostacolo alla libera diffusione del nostro sport. L'impossibilità di poter trasmettere incontri di pallanuoto, se non dopo 24 ore dalla diretta su rete nazionale, rende infatti del tutto inutile , o quasi, stipulare contratti con le emittenti televisive anche locali, in quanto comunque i costi di produzione sarebbero a carico interamente dell'eventuale investitore. Se si guarda ad altri sport in fase di rapida e importante evoluzione mediatica, quali il rugby, è evidente che senza il contributo delle televisioni risulta difficoltoso attirare sponsor e quindi profitti anche per le società.
L'Associazione Giocatori di Pallanuoto, pertanto, nell'interesse degli atleti che rappresenta, auspica si possa arrivare ad un'apertura nei confronti della libera contrattazione dei diritti televisivi che permetta alla pallanuoto di godere degli spazi e dell'attenzione che merita e soprattutto consenta alle società di trovare risorse da impiegare nell'interesse dei propri atleti.

Osservazioni conclusive

Fiduciosi nel pronto riscontro della Federazione Italiana Nuoto, l'Associazione Giocatori di Pallanuoto AGP ribadisce la totale disponibilità al confronto ed il serio interesse al raggiungimento di un fronte di lavoro comune, che potrebbe così contenere il disinnamoramento ed il disinteresse che ultimamente si respira nell'ambiente e scongiurare l'idea, da taluno paventata, di una sorta di premier league* della pallanuoto italiana.

*(per i meno esperti la Premier League é stata fondata nel 1992 in Inghilterra dopo che le 22 squadre della First Division - massima serie inglese dal1888 - si dimisero in blocco dalla Football League. Alla base dello scisma ci fu la volontà da parte dei maggiori club inglesi di poter contrattare singolarmente i propri diritti televisivi e le relative sponsorizzazioni, senza doverlo fare in blocco attraverso la Football Association e la Football League).

Genova, lì 30.07.2012

L'Ufficio Legale AGP
Avv. Stella Frascà, Dott.ssa Caterina D'Amico
Avv. Roberto Mina, Avv. Luca Perdomi, Avv. Matteo Canessa

Il Segretario Generale AGP
Dott.Patr. Alessio Centanaro

Il Presidente AGP
Prof. Avv. Enrico Lubrano



domenica 22 luglio 2012

FINALE RIVIERA CUP 2012: PORTOFINO CAMPIONE TESSERATI, SANTA MARGHERITA LIGURE CAMPIONE VECCHIE GLORIE

Sabato 21 Luglio 2012 si gioca, a partire dalle ore 19.00, la Finale categoria tesserati del Riviera Cup ai Bagni Rosa di Santa Margherita Ligure.

Tra la prima e la seconda partita della serata arriva la graditissima visita del Sindaco di Rapallo Giorgio Costa, storico innamorato dello sport, che porta di saluti dell'Amministrazione, ringrazia gli atleti partecipanti ed al microfono del Secolo IXI dice "é bello vedere una comunione di intenti tra i vari comuni partecipanti, lo sport è la cosa che unisce di più e questa ne è la dimostrazione. E' una manifestazione bellissima, spontanea ed è fantastico vedere Campioni del Mondo che si divertono con il loro sport giocando in mare". 

Anche Eraldo Pizzo, storia della pallanuoto italiana, saluta i suoi ragazzi del Recco Dario Gennaro e Niccolò Figari  "sono felice che in Liguria si organizzino tornei simili, in questo modo si dà la possibilità a tanti giocatori ed amanti della pallanuoto di potersi divertire, lo scopo dello sport, non dimentichiamolo è questo: divertimento e piacere di stare insieme".  

Angiolino Barreca, che ha con entusiasmo ospitato ai Bagni Rosa le due serate finali,  fa gli onori di casa ed auspica che il progetto non si fermi "lo spettacolo è garantito dal calibro di questi atleti ed il mio auspicio è che il movimento che vediamo qui stasera possa continuare".



I RISULTATI
Il terzo posto del torneo se lo aggiudica la squadra di Camogli che batte il Bogliasco al III Set 5 a 2. Tra i marcatori camoglini il più decisivo è Stefano Luongo che va a segno con 4 reti. Al secondo gradino del podio arriva S.Margherita Ligure dopo un affiatato derby con la vicina di casa Portofino che si aggiudica quindi il titolo del torneo vincendo. Alessandro Di Somma e Fabio Gambacorta i capocannonieri portofinesi con 4 gol a testa, il giovanissimo Edoardo Di Somma (fratello di Alessandro) va a rete con 2 gol per la squadra di S.Margherita. Fuori dal podio il Bogliasco, al quinto posto c'è Recco ed al sesto Rapallo.

C.D.
I PODI
Vecchie Glorie

Primo posto SANTA MARGHERITA LIGURE (OLCESE, DORIGO, AVEGNO M., VILLA, AGRONE, AVEGNO G.)
Secondo posto RECCO (DALLORTO, BALDINETTI, STEARDO, FIGARI, CRISTILLI, RONCAN, POLIPODIO)
Terzo posto BOGLIASCO (OLCESE, BARBIERI, FOSSATI, COCCHIERE, BIANCATO, CRESTO)


Tesserati
Primo posto PORTOFINO (Dofour, Marchi, Di Somma A., Canessa, Colosimo, Gambacorta, Guidaldi)
Secondo posto SANTA MARGHERITA LIGURE (Brambilla, Di Somma E., Gioia, Turbati, Ravina, Cocchiere, Boero, Bazzurro)
Terzo posto CAMOGLI (Antona, Luongo M., Licata, Fondelli, Luongo S., Nora, Marziali, Astarita)


PREMI SPECIALI
Premio arbitri
DANIELE BIANCO, FABIO BRASILIANO, DAVIDE MAGGI,
LUCA CASTAGNOLA, ANGELO CASAZZA, SPONZA

Capocannoniere Vecchie Glorie GABRIELE BARBIERI

Miglior Portiere RICCARDO DALLORTO





Premio Olcese per il giocatore  più giovane 
EDOARDO DI SOMMA
Premio Olcese per il Campione del Mondo a Shaingai 
Premio Capocannoniere Tesserati
NICCOLO' FIGARI


Premio miglior portiere Tesserati MASSIMO DUFOUR


Miglior giocatore del RIVIERA CUP 2012
MICHELE LUONGO
I RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia per la collaborazione, il supporto e l'organizzazione:

GLI SPONSOR















I LOCALI OSPITANTI
Baraca del Merellin
Maa Beach
Bagni Rosa

IL PATROCINATORE
Associazione Giocatori di Pallanuoto AGP

LO SPONSOR TECNICO
Wadigi www.wadigi.it

LE AMMINISTRAZIONI
Comune di Rapallo (in particolare il Sindaco Giorgio Costa e l'Assessore allo Sport Walter Di Carlo)
Comune di Bogliasco (in particolare Lorenzo Bolognini Consigliere delegato allo Sport)
Comune di Camogli
Comune di S.Margherita Ligure (in particolare il Presidente Pro Loco Adriano Bena)

GLI ATLETI
Vecchie Glorie
Tesserati

GLI ARBITRI
DANIELE BIANCO, FABIO BRASILIANO, DAVIDE MAGGI,
LUCA CASTAGNOLA, ANGELO CASAZZA, SPONZA.


LA GIURIA
Elena Maggi
Mauro Maggi
Caterina D'Amico


L'OSPITE D'ONORE
Eraldo Pizzo


I GIORNALISTI
Andrea Ferro
Matteo Sacco

IL PUBBLICO 









LO STAFF BAGNI ROSA
In particolare Angiolino Barreca

GLI ORGANIZZATORI
Gian Marco Guidaldi
Alessandro Di Somma
Matteo Canessa
Caterina D'Amico

















giovedì 19 luglio 2012

SEMIFINALE E FINALE RIVIERA CUP A SANTA MARGHERITA LIGURE

Venerdì 20 e Sabato 21 Luglio 2012 la Semifinale e la Finale del Riviera Cup 2012 nella spiaggia di Santa Margherita Ligure ai Bagni Rosa www.bagnirosa.it ed alla fine cena al ristorante dello stabilimento balneare (antipasto di salumi, pennette gamberi zucchine e pinoli, dolce, caffè ed ammazzacaffè a soli 10€). Ingresso libero per spettatori, parenti e amici.

La finale Vecchie Glorie e la Semifinale Tesserati
Nella splendida cornice di Santa Margherita, nella giornata del 20 luglio 2012, vanno in scena le semifinali e le finali del Riviera Cup 2012. Grazie all'accoglienza riservata dall'elegante e affascinante stabilimento “Bagni Rosa”, i campioni di ieri, e i campioni di oggi, danno scena a uno splendido torneo. 
Ad aggiudicarsi il trofeo “Vecchie Glorie”, è il team Santa Margherita Ligure, che può vantare tra le sue fila giocatori del calibro di Villa e Avegno. Giocatori datati, ma solo anagraficamente parlando. Nella compagine della della Pro Recco, seconda classificata del torneo, invece, spiccano campionissimi del calibro di Steardo e “Gu” Baldineti. Il terzo gradino del podio, se lo aggiudica il Bogliasco dell'evergreen Fossati, coadiuvato in squadra da Cocchiere e Barbieri. 
Nelle semifinali tra i tesserati, bellissima ed emozionante sfida tra la squadra favorita del torneo, il Camogli, e il Portofino. Il primo set se lo aggiudica come da pronostico il Camogli, con il punteggio di 6 a 4, e con le splendide giocate mostrate in acqua dai fratelli Luongo, Michele e Stefano. Il Portofino però non demorde, e si aggiudica così il secondo set di gioco con il punteggio di 5 a 4, trascinata dalle splendide segnature di Guidaldi e di Alessandro Di Somma. Il terzo ed ultimo set di gioco, dimostra che anche se si sta disputando un semplice torneo, nessuno è disposto a rinunciare e ad abdicare alla intera posta in palio. Posta in palio che in questo caso prevede la finale, che si giocherà nella giornata di domani, sabato 21 luglio. Gli schemi saltano, la palla incomincia a pesare, e nonostante i favori del pronostico, il più quotato Camogli, che vanta tra le sue fila il nuovo portiere del Savona, Antona, deve cedere le armi alla squadra che più ci ha creduto in acqua. La differenza, in questa partita, l'hanno fatta lo spirito di sacrificio e la coesione del gruppo mostrate in acqua dal Portofino team. Reti decisive del fuoriclasse Gambacorta e del romano Colosimo, abbinate alle grandi parate di Dufour, portano la squadra dalla calottina rosa, alla finale contro il Santa Margherita Ligure. Santa Margerita che vince di misura sull'avversaria Bogliasco con le reti di Di Somma, Turbati, Ravina e Boero. Per il Bogliasco segnano invece Elefante, Cappelli, Spigno e Congiu che portano i compagni alla finale-derby di domani sera a partire dalle ore 19.00.

A trionfare quindi, per una volta, sono la passione e il divertimento, e non le polemiche di tutti i giorni. 
Certi di una grande e numerosissima presenza, di graditi ospiti e vip, vi aspettiamo nel bellissimo stabilimento Bagni Rosa di Santa Margherita Ligure, per godere insieme a noi delle emozioni che questo novello trofeo ci ha regalato. 
A seguire, cerimonia di premiazione abbinata a cena e festeggiamenti. Non vi resta che venire numerosi. A regalarvi una splendida serata ci penseranno gli atleti in acqua, pronti ancora una volta a stupire, all'insegna del vero obiettivo di questo torneo: il divertimento e l'amore che nutrono per questo fantastico sport. 
di F.C.


FINALE VECCHIE GLORIE
Primo posto Santa Margherita Ligure
OLCESE, DORIGO, AVEGNO M., VILLA, AGRONE, AVEGNO G.
Secondo posto Recco
DALLORTO, BALDINETTI, STEARDO, FIGARI, CRISTILLI, RONCAN, POLIPODIO
Terzo posto Bogliasco
OLCESE, BARBIERI, FOSSATI, BIANCATO, COCCHIERE, CRESTO
Quarto posto Camogli
DALLORTO, FONZI, FERRANDO, BIANCHI, BRUZZONE, VALENTINI


RISULTATI SEMIFINALE TESSERATI
Camogli- Portofino 1-2
(CAMOGLI Luongo M. 5; Fondelli 1; Luongo S. 3; Nora 3; Marziali 1); (PORTOFINO Di Somma A. 3; Colosimo 2; Gambacorta 4; Guidaldi 4).

Bogliasco-Santa Margherita Ligure 1-2
(BOGLIASCO Elefante 2; Cappelli 2; Spigno 3; Congiu 2); (SANTA MARGHERITA Di Somma E. 3; Turbati 1; Ravina 1; Boero 2)


PROGRAMMA DELLA FINALE RIVIERA CUP Sabato 20 Luglio S.Margherita Ligure Bagni Rosa
Ore 19.00: 5 – 6 posto Recco – Rapallo
Ore 19.40: 3 – 4 posto Camogli – Bogliasco
Ore 20.20: Finale 1- 2 posto – Santa Margherita – Portofino

A seguire premiazione e cena nel bellissimo stabilimento ospitante. Il menù: 


SPONSOR RIVIERA CUP 2012


lunedì 16 luglio 2012

RISULTATI RIVIERA CUP 2012

PRIMA GIORNATA Lunedì 16 Luglio 2012 a Rapallo (Castello)
RISULTATI PARTITE
18.00 Bogliasco - Portofino, vince Bogliasco (TESSERATI Girone A) 
18.40 Rapallo -  Camogli, vince Camogli (TESSERATI speciale) 
19.20 S.Margherita -Recco, vince Recco (VECCHIE GLORIE)
20.00 Bogliasco - Camogli, vince Bogliasco (VECCHIE GLORIE)
20.40 Recco - S. Margherita, vince S.Margherita Ligure (TESSERATI GIRONE B)


Il Castello di Rapallo
SECONDA GIORNATA Martedì 17 luglio Camogli Baraca del Merelin
18.00 Camogli - Recco vince Camogli (TESSERATI GIRONE B)
18.40 Rapallo-Bogliasco vince Bogliasco (TESSERATI GIRONE A)
19.20 Portofino - S.Margherita vince Portofino (TESSERATI speciale)
20.00 Camogli-Recco vince Recco (VECCHIE GLORIE)
20.40 Bogliasco- S.Margherita (VECCHIE GLORIE)


La Baraca del Merelin Camogli

TERZA GIORNATA Mercoledì 18 Luglio Bogliasco Maa Beach
18.00 Rapallo- Portofino vince Portofino (TESSERATI GIRONE A)
18.40 Camogli - S. Margherita vince Camogli (TESSERATI GIRONE B)
19.20 Bogliasco - Recco vince Recco (TESSERATI speciale)
20.00 S. Margherita-Camogli vince S.Margherita (VECCHIE GLORIE)20.40 Bogliasco-Recco vince Recco (VECCHIE GLORIE)



Maa Beach Bogliasco

QUARTA GIORNATA Venerdì 20 Luglio Santa Margherita Ligure Bagni Rosa

FINALE VECCHIE GLORIE
Primo posto Santa Margherita Ligure
OLCESE, DORIGO, AVEGNO M., VILLA, AGRONE, AVEGNO G.
Secondo posto Recco
DALLORTO, BALDINETTI, STEARDO, FIGARI, CRISTILLI, RONCAN, POLIPODIO
Terzo posto Bogliasco
OLCESE, BARBIERI, FOSSATI, BIANCATO, COCCHIERE, CRESTO
Quarto posto Camogli
DALLORTO, FONZI, FERRANDO, BIANCHI, BRUZZONE, VALENTINI

RISULTATI SEMIFINALE TESSERATI
Camogli- Portofino 1-2
(CAMOGLI Luongo M. 5; Fondelli 1; Luongo S. 3; Nora 3; Marziali 1); (PORTOFINO Di Somma A. 3; Colosimo 2; Gambacorta 4; Guidaldi 4):

Bogliasco-Santa Margherita Ligure 1-2
(BOGLIASCO Elefante 2; Cappelli 2; Spigno 3; Congiu 2); (SANTA MARGHERITA Di Somma E. 3; Turbati 1; Ravina 1; Boero 2)


Santa Margherita Ligure Bagni Rosa
CLASSIFICA CANNONIERI VECCHIE GLORIE
BARBIERI 9
POLIPODIO 8
AVEGNO M. 7
STEARDO 6
CRISTILLI 6
VILLA A. 5
FOSSATI 3
AGRONE 3
BURLANDO 3
FERRANDO 3
COCCHIERE 3
FONZI 3
BIANCATO 2
AVEGNO G. 2
BRUZZONE 1
DORIGO 1
CEVASCO 1
GUASCO 1
BALDINETTI 1
FIGARI 1
RONCAN 1
SALARO 1

CLASSIFICA CANNONIERI TESSERATI*
DI SOMMA A. 15
FIGARI 11
LUONGO M. 14
DI SOMMA E. 9
LUONGO S. 9
NORA 9
GUIDALDI 7
GAMBACORTA 7
MUGNAINI 7
CAPPELLI 7
BITTARELLO L. 6
TURBATI 6
MARZIALI 5
COTELLA 5
ASTARITA 5
D'ALESSANDRO 5
FONDELLI 5
BRIGANTI 4
ZOLEZZI 4
SPIGNO 4
CARASSALE 4
LUCIANTI 3
LICATA 3
ELEFANTE 3
BONOMO 3
BOERO 3
GIUSTI 2
CALIOGNA 2
BRONDI 2
SILVANI 2
GIOIA 2
COLOSIMO 2
CONGIU 2
PATRONE 1
DI PASQUALE 1
CANESSA 1
BITTARELLO M.1
MARCHI 1
RAVINA 1

*Per la classifica cannonieri Vecchie Glorie si aspettano le formazioni alll'indirizzo  rivieracup@hotmail.it 
**Per correzioni in genere scrivere a rivieracup@hotmail.it 

SINTESI DEL REGOLAMENTO
I giocatori devono presentarsi mezz'ora prima dell'inizio della propria partita con la divisa della propria squadra (causa accordo con gli sponsor). La squadra vincente sarà quella che si aggiudicherà 2 set (ogni set finisce arrivando al punteggio di 6 gol oppure al termine dei 10' previsti per ogni set). In caso di pareggio (1 set a testa), il terzo verrà deciso con la modalità SHOOTOUT.

giovedì 12 luglio 2012

CONFERENZA STAMPA "RIVIERA CUP 2012"


Conferenza Stampa
RIVIERA CUP 2012”
LA BEACH WATERPOLO DEL LEVANTE LIGURE

SABATO 14 LUGLIO 2012 ore 11.30 S.Margherita Ligure “Bagni Rosa”

Il mare della Liguria diventa per qualche giorno teatro della grande pallanuoto. Dal 14 al 21 Luglio 2012 le bellissime baie di S.Margherita Ligure, Rapallo, Camogli e Bogliasco ospiteranno il “Torneo Riviera Cup 2012”, al quale parteciperanno i grandi nomi dell'attuale pallanuoto italiana (come gli azzurri Niccolò Figari, Tommaso Negri, Stefano Luongo) e le vecchie glorie che invece ne hanno fatto la storia.  
La fase eliminatoria si svolgerà a Rapallo (14 Luglio a partire dalle ore 18.00 nello specchio d'acqua di fronte al Castello), a Camogli (17 Luglio a partire dalle ore 18.00 di fronte alla Barraca del Merelin) ed a Bogliasco (18 Luglio a partire dalle ore 18.00 di fronte a Maa Beach). Le semifinali e le finalissime (20 e 21 Luglio a partire dalle ore 19.00) si giocheranno invece a S.Margherita Ligure, dove “Riviera Cup 2012” sarà ospite del gold sponsor Bagni Rosa”.

Sabato 14 Luglio 2012 ore 11.30 sempre presso i Bagni Rosa di S.Margherita Ligure si terrà la conferenza stampa di presentazione. Presenzieranno all'occasione il Dott. Angelo Barreca (A.D. Pro Recco e Gold Sponsor dell'evento), Gian Marco Guidaldi (Vicepresidente Associazione Giocatori di Pallanuoto, Caterina D'Amico (Vicepresidente Associazione Giocatori di Pallanuoto), il Dott. Adriano Bena (Presidente Pro-loco SML), il Dott. Augusto Sartori (Assessore Comune SML), Lorenzo Bolognini (Consigliere allo Sport Comune di Bogliasco).


Organizzazione
RIVIERA CUP 2012



Eraldo Pizzo: 60 anni di grande Amore per la Pro Recco, la Pallanuoto, lo Sport‏

Riceviamo una graditissima lettera dal Sig. Vezio Pizzo che pubblichiamo interamente per tutti gli amanti di questo splendido sport.

Estate 1953 la Pro Recco torna definitivamente in serie A per rimanerci per sempre, erano altri tempi nel vero senso della parola, la Pallanuoto la si giocava ancora in mare. Proprio in questi giorni per Eraldo Pizzo inizierà il 60° anno di attività sportiva attiva e continuativa nella pallanuoto che conta: come giovane promessa, grande campione, oro olimpico, allenatore, tecnico della Nazionale Azzurra, presidente, dirigente , attuale Responsabile dell’Area Tecnica Maschile della Pro Recco, una carriera sempre ai massimi livelli , anche se per la cronaca la prima partita ufficiale dell’allora giovanissimo futuro Caimano avviene nel campionato allievi anno 1951 contro guarda caso proprio il Camogli , svoltasi in mare nell’avamporto di Camogli , un derby conclusosi in parità con il suo primo gol.
Scriveva alcune decine di anni or sono Antonio Ferro, l’indimenticabile Presidente della Pro Recco e Sindaco di Recco degli anni sessanta : Eraldo è oggi un esempio per tutti. Lo sport lo ha profondamente cambiato. E' l'uomo guida della squadra, l'animatore della società. Per merito suo e per merito di altri ragazzi come Mario Cevasco e Franco Lavoratori, Recco è diventata famosa in tutto il mondo. Sono stati i nostri «ambasciatori».” inoltre prosegue : “I successi di Eraldo, i successi degli altri ragazzi di Recco, riempiono d'orgoglio la nostra città. Quando finì la guerra nell'ormai lontano 1945 al posto delle nostre case c'erano cumuli di macerie. Abbiamo lottato per molti anni prima di poterle ricostruire. I nostri campioni, capitanati da Eraldo Pizzo, ci sono stati di enorme aiuto. Hanno contribuito a far conoscere le nostre esigenze, a darci fiducia, a farci credere che tutto non era finito, che bisognava rimboccarci le maniche.”.  
Credo che queste parole scritte per il Caimano negli anni sessanta, mentre era all’apice della sua attività sportiva giocata, siano tuttora valide e possano essere riscritte ancora oggi più o meno nella stessa maniera, naturalmente arricchite da un esperienza professionale e competenza personale maturata negli anni, che sono quasi uniche in questo sport, accompagnate da un indiscussa e sincera passione.
Quando Eraldo ha iniziato la sua grande attività erano gli anni ’50- ’60, gli anni del dopoguerra, del boom economico e probabilmente non a caso anche in quel periodo è nata la fantastica amicizia tra due ragazzi uniti dallo stesso mondo, dalla stessa passione per lo sport: Gabriele Volpi ed Eraldo Pizzo. A tal proposito dice Volpi in una sua recente intervista di marzo ricordando i suoi trascorsi di giovane promessa della pallanuoto: Comunque era un privilegio essere uno dei tre giovani che avevano la possibilità di allenarsi con i grandi, con Pizzo, Cevasco, Lavoratori”. Un amicizia fraterna quella tra Eraldo e Gabriele, nata in tempi non sospetti, che è proseguita per cinquanta anni sempre in modo disinteressato, con stima, rispetto, affetto reciproco anche tra le famiglie Volpi e Pizzo. Probabilmente il ritorno di Gabriele Volpi ai massimi vertici dell’attuale Pro Recco ha anche come protagonista l’amico Eraldo, con cui è rimasto sempre in costante contatto, anche attraverso l’altro comune amico di gioventù Gian Angelo Perrucci, già presidente della Pro Recco negli anni ’80.
Per capire appieno l’importanza di Eraldo per la Pro Recco e la sua “passionaccia” basta andare a guardare la foto che immortala la squadra delle ragazze della GMG Pro Recco che hanno vinto a Kirishi in Russia la Women Champions Cup e la foto della squadra della  Ferla Pro Recco che ha vinto la Champions Cup a Oradea in Romania, ebbene c’è un'unica sola persona presente in ambedue le foto e questa è il Caimano, cioè Eraldo che, sobbarcandosi diverse centinaia di chilometri, transfert e altri disagi, ancora una volta è stato con la sua preziosa presenza il testimonial, la continuità, la bandiera in carne ed ossa della vera grande Pro Recco. A tal proposito viene scritto di Eraldo sul sito ufficiale della Pro Recco ( http://www.prorecco.it/news/1054.html ) del 6/5/12 proprio in merito alla recente fantastica vittoria delle ragazze a Kirishi: ” Il tutto catalizzato dall’imprescindibile figura di Eraldo Pizzo, che ha festeggiato nell’occasione la conquista del suo 43° titolo fra la sua figura di giocatore e di dirigente, riconosciuto salutato con deferenza persino in questa città da tifosi di giovane età che quindi lo conoscono sotto l’aspetto della fama. La sua presenza ha avuto il significato di mostrare a tutti che le due squadre, maschile e femminile, non sono due entità sportive separate, ma solo due parti di un’unica anima di colore biancoceleste e che di nome recita Pro Recco,.”, cosa altro aggiungere di fronte a questi riconoscimenti.
Come poter fare a meno della sua preziosa competenza, della sua importante esperienza di livello internazionale, della sua conoscenza indiscutibile del mondo della pallanuoto. L’importanza della sua presenza, la sua discrezionalità, mai invadente, sempre pronto a dare un consiglio, un suggerimento, un incoraggiamento al momento giusto, è stata più volte e più volte testimoniata con profonda stima anche in queste ultimi mesi da Pino Porzio, da Riccardo Tempestini, da molti grandi atleti della Pro Recco, come : Tibor Benedek, Tamas Kasas, Vladimir Vujasinović, da massime autorità e da avversari leali di tante battaglie sportive.
Probabilmente nel 2013 arriveranno da più parti nuovi riconoscimenti ad una carriera sportiva e di impegno sociale unica , sempre operativa e tuttora di alta qualità, di eccellenza, e proprio per questo motivo ho voluto anticipare gli eventi. perché volevo essere il primo a congratularmi con Eraldo per questo suo nuovo traguardo e volevo farlo in questo particolare periodo in cui si va verso le Olimpiadi di Londra, momento per tutto lo sport sempre molto suggestivo, che suscita a tutti i veri sportivi forti emozioni e ricordi. Di proposito ho trascurato di citare il ricco palmares di Eraldo Pizzo il Caimano, costituito da titoli Olimpici, Scudetti, Coppe dei Campioni, etc, di importanti riconoscimenti a tutti i livelli nazionali ed internazionali come atleta, dirigente, Uomo di Sport, perché con Eraldo mi aspetto di festeggiare, assieme ai suoi sempre numerosi estimatori e tifosi, le nuove vittorie che saprà conquistare da domani con la sua Pro Recco e per tutta la Pallanuoto.
Le autorità, i tifosi della pallanuoto, i veri sportivi di ogni sport sono certo che saranno d’accordo e si uniranno a me, indipendentemente dallo sport che amano , dai colori della squadra per cui tifano, se semplicemente dico : Grazie Eraldo, « Ambasciatore dello Sport Italiano ». continua ad indicare concretamente la via giusta ai giovani con il tuo esempio. Veitè, veitè, ueiga.

Sport dilettantistico e giocatori comunitari

In merito alla annosa e chiaccherata questione riguardante la normativa europea sulla circolazione dei lavoratori e la sua applicabilità anche agli sportivi dilettanti, Vi invitiamo a leggere l'articolo su sport&legge della "Gazzetta dello Sport", pubblicato oggi anche sul sito web www.waterpolodevelopmentworld.com

LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI APPLICABILE AGLI ATLETI DILETTANTI ….. LA U.E. SEGNA LA FINE DI UN’ERA ?

La notizia riportata alcuni giorni fa sulle pagine di diversi quotidiani ormai è ufficiale: l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia (n. 4146/2011) con una formale lettera di messa in mora.
La ragione dell’infrazione?  La violazione dei principi di parità di trattamento nell’accesso all’attività lavorativa e alle attività economiche e di libertà di circolazione di cui all’art. 45 del Trattato U.E. a causa del tetto al numero massimo di stranieri comunitari tesserabili per le società di pallanuoto previsto dalla Federnuoto (F.I.N.).  Secondo il citato art. 45, infatti, “la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione è assicurata” “ implica l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori degli Stati membri, per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro” importando il diritto di “spostarsi liberamente a tal fine nel territorio degli Stati membri”. Quanto sopra stride quindi con le norme previste dalla F.I.N. che equiparano gli atleti stranieri comunitari agli atleti stranieri NON comunitari. Per la U.E. gli atleti comunitari dovrebbero invece essere equiparati agli italiani ed essere liberi di circolare (e quindi essere tesserati) senza limiti di alcun genere.  Il Regolamento della Pallanuoto maschile serie A 1, regolando, infatti, il tesseramento degli Atleti c.d. non Italiani, dispone che “ è possibile tesserare sino ad un massimo di 2 (due) Atleti non Italiani”.  
Le conseguenze dell’infrazione?  Consistenti ! Una sanzione da 10 milioni di euro se la F.I.N. entro il 26/05/2012 non adeguerà i propri regolamenti federali alla normativa comunitaria dell’Unione Europea.  Nei fatti però la procedura di infrazione potrebbe avere conseguenze anche sulle altre discipline sportive: lo sport italiano difficilmente potrà quindi continuare ad ignorare i principi comunitari  in nome della c.d. “specificità” dello sport.
Ma come siamo arrivati a questo punto? Nel febbraio del 2011 la U.E. aveva inviato una lettera alla F.I.N. con la quale si chiedeva in nome della libera circolazione dei lavoratori di eliminare i limiti al tesseramento degli stranieri comunitari.  LA F.I.N. invece nel Regolamento della Pallanuoto maschile serie A 1, per la stagione agonistica 2011/2012  ha mantenuto il  tetto di due stranieri e ha stabilito che dalla stagione agonistica 2012/2013 il numero degli atleti non italiani sarebbe stato ridotto ad uno solo. L’Unione  Europea non è stata d’accordo e conseguentemente ha aperto la procedura contro l’Italia confermando la violazione dei citati principi del diritto comunitario.
All’Italia sono quindi concessi due mesi per presentare le proprie osservazioni circa gli addebiti mossi, in caso negativo, la Commissione U.E., organo competente per la procedura, emetterà un parere motivato con cui opererà una formale diffida ad adempiere nei confronti dello Stato sottoposto alla procedura.
Se l’Italia non si conformerà al parere nel termine fissato dalla Commissione, questa sarà legittimata a proporre ricorso per inadempimento alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.  Se poi la Corte decidesse riconoscendo la violazione del diritto comunitario, l’Italia avrà l’obbligo di porre rimedio alla violazione accertata, fermo restando che se la Commissione ritenesse inidonei i provvedimenti presi per conformarsi alla sentenza , potrà anche avviare un’ulteriore procedura di infrazione con un nuovo giudizio innanzi alla stessa Corte per l’esecuzione della sentenza chiedendo anche il pagamento di una somma forfettaria e di una penalità di mora.
Giuridicamente la questione, quindi, è molto interessante in quanto il principio di libera circolazione  invocato dall’Unione europea opera per i “lavoratori” e quindi  – in linea di principio -  in Italia dovrebbe operare solo per gli sportivi c.d. professionisti, per tali intendendosi  quelli ai quali si applica la legge sul lavoro sportivo, la c.d. Legge n. 91 del 1981. Gli atleti della F.I.N. però per definizione statutaria sono dilettanti. Perché allora applicare tali principi comunitari anche a tutti gli sportivi dilettanti, ossia agli atleti non professionisti?
A rispondere al questo sovviene la giurisprudenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea.
In principio, infatti, furono i casi dell’olandese Walrave e dell’italiano Donà a portare all’attenzione dei giudici il problema della libera circolazione dei lavoratori. Poi arrivò la famosa sentenza Bosman nel 1995.
Nel caso Walrave (1974) la Corte di Giustizia della Comunità Europea statuiva che l’attività sportiva doveva essere disciplinata dal diritto comunitario in quanto configurabile come attività economica ai sensi dell’art. 2 Trattato CE, Tale veniva, infatti, considerata ogni attività che, anche se non si proponeva uno scopo di lucro, partecipava agli scambi economici.
Nel caso Donà (1976) si riconosceva esplicitamente che l’attività dei calciatori professionisti o semi-professionisti, che svolgevano un lavoro subordinato o effettuavano una prestazione di servizi retribuita, rivestiva carattere economico per cui erano incompatibili con il Trattato CE le norme di una disciplina che riservano ai soli cittadini nazionali il diritto di partecipare, come sportivi professionisti o semi-professionisti, a incontri di calcio.
Nella famosa sentenza Bosman del 1995 si fece un ulteriore passo in avanti e grazie ad essa il diritto comunitario entra prepotentemente nell’ambito della regolamentazione delle attività sportive, mettendo per la prima volta in discussione il sistema di trasferimento dei calciatori da una società ad un’altra e sgomberando il campo da possibili affermazioni che tendevano a porre in discussione l’efficacia dell’ordinamento comunitario in relazione a quello sportivo. La Corte ribadiva che  l’attività dei calciatori professionisti o semi-professionisti costituiva  attività economica Inoltre, secondo la Corte, le norme comunitarie sulla libera circolazione delle persone e dei servizi non ostacolavano normative o prassi giustificate da motivi non economici, inerenti alla natura e al contesto specifici di alcune competizioni sportive. La restrizione della sfera d’applicazione delle norme sulla libera circolazione doveva restare, tuttavia, entro i limiti del suo oggetto specifico e non poteva essere invocata per escludere un’intera attività sportiva dalla sfera d’applicazione del Trattato. Per la giurisprudenza della Corte, quindi, l’unico fattore che contava  era il carattere economico dell’attività svolta, mentre risultava priva di rilevanza la qualifica, meramente formale, di atleta professionista o dilettante.  Nel c.d. casoDeliege (2000) si chiariva  addirittura l’irrilevanza della qualifica dell’atleta e si consideravano le attività strumentali che generavano reddito andando oltre la mera attività sportiva e affermandosi anche che la semplice circostanza che una Federazione sportiva qualificasse unilateralmente come dilettanti gli atleti che ne facevano parte non era di per sé tale da escludere che questi ultimi esercitassero attività economiche ai sensi dell’art. 2 Trattato CE.
Pertanto, l’analisi della giurisprudenza comunitaria permettere di concludere che, per considerare un’attività sportiva come un’attività economica rilevante per il diritto comunitario, è necessaria l’esistenza di uno stretto legame tra l’aspetto puramente sportivo e quello economico dell’attività stessa, nel senso che, laddove la partecipazione di un atleta ad una competizione sportiva trascende il mero aspetto agonistico, rivelando anche una propria dimensione economica (contratti sponsorizzazione, compensi ecc.), allora si configura proprio come un’attività economica.
Al contrario, quando l’evento sportivo presenta unicamente una rilevanza sportiva, al di fuori di ogni logica economica, si è fuori dall’ambito comunitario.
Ma gli altri sport italiani come si pongono  in rapporto a tali criteri?
Nel basket, per es., il discrimen non è la nazionalità quanto formazione sportiva italiana., ovvero avere praticato attività sportiva per almeno 4 anni nei vivai italiani. Ogni squadra può scegliere due moduli: 5 atleti non “formati” (3 extraeuropei) più 7 “formati”, oppure 6 non “formati” (2 extraeuropei) più 6  “formati.
Nella pallavolo in A1 3 atleti su 7 devono essere italiani (compreso il libero) che sale a 5 in A2  sia maschile che femminile. Nella A1 femminile il limite è poi sull’iscrizione a referto che prevede un minimo di 6 italiane di cui 3 sempre schierate, ma anche qui non sussiste differenza tra atleti comunitari e atleti non comunitari.
Nel Rugby (Celtic, Treviso e Aironi) si possono mettere a referto 5 atleti non di formazione italiana: 1 in prima linea, 1 in  seconda linea, 1 in terza linea, 1 tra i mediani ed estremo, 1 tra centri e ali.  In Eccellenza si possono tesserare 5 non comunitari  però  nel referto devono esserci  17 italiani formati su 22 giocatori.
Nell’Hochey pista e pallamano ancora non vi è distinzione tra atleti comunitari e atleti non comunitari. Per il primo vi è il limite di 3  atleti, per la pallamano di 2 atleti. Per l’hochey prato invece il limite è di 3 atleti non comunitari mentre non sussistono limiti per i comunitari.
Emerge, quindi, chiaramente una profonda differenza tra le varie discipline sportive che arricchiscono un quadro generale che si dimostra il più variegato possibile.

Sarà quindi interessante attendere le reazioni delle varie Federazioni Sportive Italiane alla richiesta della U.E. di uniformazione ai principi europei, nonché del CONI – che dello sport italiano è il massimo organo regolatore – per verificare se in oggi si può ancora individuare una zona franca  e salvare la c.d. specificità dello sport oppure invertire la rotta e andare incontro all’Europa. 

Per info e consulenze: ufficiolegale@assopn.it