sabato 6 agosto 2011

AICARDI: "DEDICO LA VITTORIA MONDIALE A FRANCESCO DAMONTE E NICOLO' MORENA"

Comunicato Stampa RN Savona


Intervista di Laura Sicco, Ufficio Stampa Rari Nantes Savona



Matteo Aicardi
“Dedico questa vittoria alla mia famiglia ed a tutti quelli che mi vogliono bene, ma in particolare a Francesco Damonte e Nicolò Morena che ci guardano da lassù. E non è un caso se quest’anno abbiamo vinto Coppa Len e Mondiale. E’ veramente qualcosa di speciale “. Non si smentisce Matteo Aicardi neo campione del mondo di pallanuoto e uomo di spiccata sensibilità.
La sua è una dedica sincera che viene dal profondo del cuore, un cuore ancora gonfio di gioia per la medaglia d’oro conquistata a Shangai.
D – Ad una settimana di distanza, sei riuscito a metabolizzare le vittoria, stai cominciando a realizzare di essere sul tetto del mondo ?
A – Ormai l’ho quasi metabolizzata, però dovrò smaltirla in fretta perché presto ci saranno molti nuovi importanti impegni.
D – Raccontaci un aneddoto su questo Mondiale.
A – L’aneddoto riguarda la settimana di allenamento che abbiamo fatto a Belgrado subito prima di partire per Shangai. Ci stavamo allenando con la nazionale serba e Filipovic ad un certo punto ha peso il pallone e, scagliandolo lontano dalla vasca, ha detto in senso di spregio: “io con questi non mi alleno, vado a palleggiare nel retro porta da solo”. A quel punto è intervenuto Amedeo Pomilio che lo ha richiamato ai doveri di sportività e allora Filipovic è rimasto ma continuando a giocare con sufficienza perchè per i serbi noi non eravamo alla loro altezza. Che soddisfazione immensa poi averli battuti”.
D – Federico Mistrangelo ha detto che spera che tutta l’energia che hai accumulato in questo Mondiale possa trasmetterla anche alla Rari.
A – Sicuramente il cuore ce lo metterò tutto anche a Savona, ma in Italia il gioco è diverso, spesso si fa fatica perché l’arbitraggio è ancora immaturo.
D – Quale è stata l’importanza della Rari e di Claudio Mistrangelo nel percorso sportivo che ti ha portato alla conquista del titolo mondiale ?
A – La mia storia con la Rari è iniziata presto. Avevo 15 – 16 anni quando Gervasio e Mistrangelo mi hanno portato a Savona. Questa società mi ha dato la possibilità, fin nei primi anni, di giocare in una squadra di alto livello e questo mi ha aiutato a maturare molto. Claudio mi ha insegnato tanto come tecnico ma anche moltissimo a livello umano. Mistrangelo è l’anima della Rari e lo sarà sempre, mentre Gervasio è l’anima economica che in questi anni ha fatto tanti sacrifici. Ora ci sarà Andrea Pisano a guidarci dalla panchina e ne sono molto contento gli ho già palato e gli ho detto che mi metto disposizione per dargli tutto l’aiuto possibile.
D – La vittoria mondiale ti ha appagato oppure hai ancora un po’ d fame visti i tanti impegni che avrai prossimamente con la Rari dalla Coppa Campioni alla Supercoppa oltre al campionato ?
A – L’appetito come si suol dire vien mangiando. Purtroppo per le scelte fatte la squadra non è più competitiva come lo scorso anno. Ma questo non è un aspetto negativo perché cambiare radicalmente può far crescere i giocatori e far diventare la Rari del prossimo futuro ancora più forte. E poi basta guardare la nazionale italiana è stata ricostruita completamente, abbiamo sofferto un po’ all’inizio, ma poi siamo arrivai sul tetto del mondo”.
Laura Sicco

Nessun commento:

Posta un commento