giovedì 30 giugno 2011

GIORGETTI: "A SHANGAI PER VINCERE. AGP? E' FONDAMENTALE ISCRIVERSI"

Alex, innanzitutto, parliamo del collettivo. Questa nazionale uscita dopo uscita convince sempre di più. Che aria si respira all'interno dello spogliatoio?
"Il clima di una squadra vincente, che lavora di giorno in giorno per crescere e per automatizzare nei minimi dettagli gli schemi e i ritmi di gioco richiesti dal mister; una squadra che è consapevole dei propri mezzi e che quindi è consapevole di potersela giocare alla pari con chiunque. Il succo è unione e umiltà".

Avete battuto la vostra bestia nera, la Croazia, ed avete fatto sudare più di otto camice la Serbia in entrambe gli scontri. Avete notato che, ormai, tute le squadre che vi affrontano, anche le più vincenti di questi ultimi anni, vi temono tantissimo?
"Si, ma secondo me non solo da quest'anno ma già dallo scorso e la dimostrazione è il grande risultato ottenuto agli europei. E' normale che ci soffrano perchè, secondo me, noi esprimiamo la pallanuoto moderna, quella che piace al pubblico; una pallanuoto che stupisce con nuove idee le cui basi sono la velocità, l'aggressività e la tecnica. Mentre le squadre slave, come Serbia, Croazia e Montenegro, continuano a giocare sempre lo stesso tipo di pallanuoto basato sulla fisicità e sulla forza che rischia di metterti in difficoltà se capita un certo tipo di arbitraggio".

Ma la tua World League è stata da 10 e lode. Non a caso sei risultato Miglior Giocatore del torneo.
"Vi ringrazio molto per questo premio e sono molto contento; posso dire che questo premio non mi galvanizza affatto ma mi da lo stimolo per continuare a migliorare. Migliorare per arrivare ai massimi livelli, e la strada è ancora lunga. C'è da dire che questo premio è merito di un gruppo che mi è stato sempre vicino, mi ha aiutato nelle varie situazioni di gioco ad elevarmi come giocatore e poi io ho fatto il resto. Come dicono tutti gli allenatori, e concordo pienamente, senza il gruppo non esistono le individualità".

L'Italia intera della pallanuoto, però vuole sapere...Cosa hai provato quando, nella gara con la Serbia nel girone di qualificazione, hai visto la tua palombella insaccarsi in porta allo scadere?
"Ho pensato "Dio esiste". Ho fatto una cosa che ho pensato di fare prima che mi arrivasse il pallone, ma poi ho visto il tabellone ed ho pensato che fosse impossibile in così pochi secondi. Per mia fortuna, mi sono sbagliato".

Ed adesso c'è Shangai...
"Si, esatto. Non è ipocrisia, ma credo, come anche i miei compagni, che qualsiasi competizione la si disputa per vincere; è nell'indole di ognuno di noi. Di sicuro vogliamo ottenere il pass per le Olimpiadi del 2012, ma andiamo a Shangai per vincere la medaglia d'oro".

Il Settebello ha aderito in massa, come anche il Setterosa, all'AGP, l'Associazione Giocatori di Pallanuoto. Perchè è importante che gli atleti si associano, anche coloro che militano in categoria inferiori e giovanili?
"Perchè se vogliamo dare pubblicità a questo sport,  se vogliamo renderlo più professionale ed interessante, bisogna che tutti diano il loro contributo. Quest'associazione è fatta sia per tutelarci sotto l'aspetto contrattuale, am anche per dar voce ai giocatori quando si prendono delle decisioni importanti, o quando c'è da confrontarsi con gli organi federali e mi riferisco alla FIN, alla LEN ed alla FINA. Quindi non è importante, ma fondamentale, iscriversi all'AGP".

Gianluca Leo

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